Operazione Africa ODV

Toamasina

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Progetto Toamasina

Costruzione cucina e mensa

La presenza in Madagascar degli Oblati si traduce in un impegno missionario a tutto campo nella realtà locale, di cui colpisce la povertà materiale e quella spirituale. Povertà materiale dovuta al fatto che l’economia nazionale, che dovrebbe basarsi sull’agricoltura, la pesca, l’allevamento e il turismo, è attualmente indebolita da cinquant’anni di esitazioni e di disfatte. Povertà spirituale basata sul culto degli antenati, pratica sociologica molto formalistica e profondamente radicata nell'anima malgascia. Per queste ragioni l’associazione collabora da anni con gli Oblati con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione realizzando progetti sociali come la fornitura di acqua potabile ai villaggi, la costruzione di scuole e la formazione dei ragazzi, senza tralasciare l’aspetto sanitario.

Tsarahonenana è un quartiere che si trova a 10 km dalla città di Toamasina, città di circa 500.000 abitanti di cui il 90% è di etnia Betsimisaraka. La maggior parte delle persone nel quartiere non ha avuto la possibilità di andare a scuola; ciò significa che la maggior parte di loro non ha un lavoro fisso e ben retribuito. Gli uomini lavorano come conducenti di risciò, mentre le donne generalmente si occupano della casa e lavorano come cameriere (lavano la biancheria sporca) per le persone più benestanti. Sfortunatamente, queste tipologie di occupazione non riescono a soddisfare le esigenze quotidiane.

Tsarahonenana è ancora senza elettricità, e questo influisce molto negativamente sulla vita locale. Non c'è sicurezza, in quanto l’oscurità del quartiere nelle ore notturne favorisce gli atti di banditismo, rendendo rischioso rimanere fuori di casa la notte. Inoltre non esistono infrastrutture per l’assistenza medica. Esiste solo un deposito dei farmaci, ma questi sono spesso prossimi alla scadenza.

Ci sono alcune scuole private intorno a Tsarahonenana, ma il livello di istruzione è molto basso e le tasse scolastiche sono elevate. Se i bambini vogliono frequentare le scuole pubbliche o le scuole superiori si ritrovano costretti ad affrontare lunghi viaggi, e questo contribuisce alla dispersione scolastica; da un’indagine risulta infatti che molti degli abitanti del quartiere sono analfabeti.

Oltre al lavoro della pastorale gli Oblati sono impegnati nella Caritas parrocchiale. Da qui parte la richiesta di finanziamento per la costruzione della cucina e della mensa che aiuterà a fornire pasti caldi per i bambini poveri e le persone vulnerabili del quartiere di Tsarahonenana. Allo stato attuale sono state registrate 150 abitazioni con famiglie molto povere. In queste 150 case vivono circa 1.000 persone: 800 bambini e 200 adulti vulnerabili, alcuni con diverse disabilità.

I bambini e i ragazzi usufruiscono di una pasto caldo e di una merenda ogni qual volta si svolgono delle attività nella parrocchia, sia che siano di tipo ludico sia che servano a migliorare le loro competenze scolastiche. Attualmente per preparare i pasti si usa una costruzione in legno con tetto in lamiera. Quando c'è il sole è possibile cucinare, ma quando piove si devono interrompere tutte le attività perché l’acqua scende dal tetto e si rischia anche il crollo dell’intera struttura, ponendo a rischio coloro che svolgono le attività.

Per questo i referenti hanno chiesto il finanziamento per la costruzione di un edificio di 12 m di lunghezza e 6 m di larghezza, con un muro rigido di 1 m d’altezza e il resto in barre di legno incrociate per garantire ventilazione e protezione.

Questo edificio sarà diviso in due parti: un angolo cucina, con un forno e un tavolo in cemento per la preparazione dei pasti, e un ampio spazio come sala da pranzo per poter dare i pasti ai bambini poveri e alle persone vulnerabili. Nella sala da pranzo verranno fissate delle panche al muro e saranno installati dei tavoli per ospitare fino a 60 persone. Per poter consentire a tutti di avere un pasto caldo si potranno effettuare dei turni.