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Operazione Africa ODV
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Una nuova collaborazione con i gesuiti ha reso possibile la costruzione di una nuova scuola disposta su due piani. Si è venuto così incontro ai bisogni della popolazione locale, pur con qualche ritardo dovuto alle restrizioni per impedire il dilagare della pandemia. Portare a termine la struttura non è stato facile poiché sino al mese di settembre era consentito solamente il trasporto di generi alimentari e non si è potuto far giungere a destinazione i materiali necessari. Solo dal mese di settembre i lavori sono stati ripresi e portati a termine. Lo stato Malgascio ha ritardato l'inizio dell'anno scolastico per prevenire i contagi per questo i nostri  350 ragazzi hanno iniziato ad andare a scuola a gennaio 2021. Le famiglie più abbienti contribuiranno pagando una piccola retta scolastica, ma anche tutte le altre famiglie, nelle loro possibilità, si impegneranno a dare un contributo alla manutenzione sia in termini di tempo che di forza lavoro. Questo farà in modo che tutti i bambini, a prescindere dalla loro condizione economica, abbiano una sicura istruzione scolastica

Se vuoi conoscere maggiori informazioni sul progetto, clicca qui per leggere la scheda 

Il TUO 5x1000  contribuirà all'istruzione di 500 ragazzi nel sud del Madagascar!

Un bambino su cinque, in età scolare, non ha accesso all'istruzione. "Istruirsi" non significa solo imparare a leggere e scrivere: è acquisire il potere di trasformare il proprio mondo dando a sé e agli altri un futuro migliore. L’Associazione è da sempre impegnata nel settore della formazione, nella convinzione che ogni individuo al quale è negato l’accesso all’istruzione è più debole e vulnerabile.

Proprio in questi giorni è giunto dal Madagascar un grido d’aiuto per evitare il peggio nella diffusione del coronavirus nel paese. Come potevamo rimanere indifferenti a tale richiesta dopo che in questi mesi abbiamo visto il nostro paese trasformato e dilaniato dal dolore e dalla morte? Come potevamo rimanere indifferenti con la consapevolezza, che se un paese come l’Italia, all’avanguardia nel settore sanitario, sta patendo grosse emergenze sanitarie, e il Madagascar uno dei paesi più poveri al mondo, dove tre abitanti su quattro vivono con meno di 1,90 dollari al giorno non avesse l’immediato bisogno di una scialuppa di salvataggio? No, non lo si può fare! per coscienza verso i più poveri e per riconoscenza nei confronti di chi ogni giorno spende la propria vita nei luoghi di missione. Se a oggi, l’OMS che pure sta lavorando per raggiungere gli obiettivi della Global Technical Strategy (Gts) for Malaria 2016-2030 per coadiuvare i Paesi endemici nelle attività di controllo ed eliminazione della malaria, sta affrontando la crisi più drammatica del mondo a livello sanitario con questioni sanitarie di massimo rilievo, l’Hiv che continua a devastare l’Africa, e una lotta alle malattie infantili prevenibili, come poliomielite, colera, morbillo etc, con grandi progressi, oggi si ritrova ad affrontare una nuova battaglia ancor più dura e spietata di cui ancora nessuno può misurarne l’entità e la durata. Questa pandemia è l’ennesima sfida che il continente africano deve affrontare. Così come lo è stata l’epidemia di Ebola di qualche anno fa dichiarata dell’OMS emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

Sono iniziati i lavori per la costruzione del pozzo a Salobe in Madagascar. Il pozzo servirà per l'approvvigionamento dell'acqua per l'intero villaggio e per la nuova scuola che stiamo costruendo sempre a Salobe. Dopo aver trovato il luogo più idoneo per scavare il pozzo si è arrivati ad una profondità di 14 metri che consentirà di estrarre un'acqua non troppo calcarea e potabile.

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