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Mantenimento delle spese vive per l’anno scolastico 2020/21 nelle scuole rurali di Ambinda e Sanatry

Il Madagascar è tra i Paesi più poveri al mondo e la povertà è endemica, con diffuse situazioni di malnutrizione e un servizio medico e scolastico di base inadeguati. I diritti dei minori sono disattesi, gli anziani e le persone con difficoltà motoria e mentale sono abbandonati, mentre le donne continuano a essere discriminate nella legge e nella prassi. Le istituzioni spesso non sono garanti dei diritti umani, che vengono violati dai dirigenti pubblici e dalle stesse forze dell’ordine, favorendo così la corruzione. Oltretutto, nel sud del Paese la scarsa presenza dello Stato e il suo mal funzionamento crea un vuoto istituzionale riempito da grandi bande di briganti che costringono la gente ad un clima di terrore e paura. Gli alti tassi di povertà estrema hanno condizionato la vita della maggioranza della popolazione, con una percentuale stimata del 91 per cento di malgasci costretti a vivere con meno di 1,5 euro al giorno.

Il Madagascar presenta una situazione veramente critica dal punto di vista dell’istruzione elementare, per non parlare dell’istruzione nei gradi “superiori o universitari”. A Ihosy, città di circa 321 mila abitanti, neanche il 10 per cento della popolazione ha completato le scuole elementari. Questo vuol dire che la maggior parte degli abitanti sa a malapena leggere e scrivere, mentre le poche scuole presenti hanno grossi problemi a rimanere aperte. Per la mancanza di mezzi adeguati, i bambini e i ragazzi devono restare per giorni e giorni lontano dai propri villaggi, al pascolo con i buoi che servono per lavorare la terra nei campi. Tutta la famiglia è chiamata a partecipare al lavoro nelle risaie, anche perché il riso, per la stragrande maggioranza della popolazione, è l’unico pasto accessibile, nonché merce di scambio. La buona riuscita del raccolto sarà dunque importante per il loro sostentamento e per sopravvivere alla fame. Senza dimenticare che molte ragazzine diventano mamme troppo presto (anche a 13 anni) e quindi devono occuparsi della loro nuova famiglia, dividendosi tra il lavoro a casa e nei campi. Questo è uno degli aspetti che influisce negativamente sulla frequentazione scolastica da parte dei ragazzi e sulla promozione da parte dei genitori.

L’educazione è davvero l’unica chiave per lo sviluppo di ogni popolo, e così è anche qui in Madagascar. Le scuole rurali e altri piccoli centri vogliono proprio essere questo strumento che innesca nella sfera sociale e personale dell’uomo aiuti adeguati a seconda del suo livello di istruzione (studente, insegnante, catechista, formatore).

La pandemia di COVID-19 ci spinse ad accogliere la richiesta di Don Emanuele così da permettere l’avvio di un anno scolastico che altrimenti sarebbe stato impossibile. Ci impegnammo al pagamento dello stipendio degli insegnanti e all’acquisto di tutto il materiale scolastico necessario, sia per la scuola di Ambinda, che conta circa 150 studenti, sia per la scuola di Sanatri, con circa 100 studenti. Ci impegnammo inoltre alla formazione degli insegnanti e degli educatori, al pagamento di alcune borse di studio e alle spese della scuola di sostegno a Isifotra, che aiuta bambini e adulti a recuperare anni scolastici persi, contribuisce a sostenere ragazzi con difficoltà d’apprendimento, e funge da servizio di centro diurno per persone affette da deficit fisici e psichici.

Località

Ambinda e Sanatry, villaggi nel distretto di Analavoka con un'estensione di circa 1.500 Km2

Referente

Don Francesco Meloni, sacerdote diocesano “fidei donum” (diocesi di Sassari)

Durata

Ottobre 2020 – Agosto 2021

Stato

Realizzato

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