Nyundo
Operazione Africa ODV
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Sostegno all'orfanotrofio "Noel"

  • Adozione a distanza di oltre 500 orfani, in prevalenza vittime del genocidio del 1994;
  • Realizzazione di una grossa falegnameria (2002-2003);
  • Cementificazione strada accesso, piazzale e cortile interno (2004);
  • Realizzazione di diversi ricoveri per animali: stalla e pollaio (2004);
  • Lavori di tinteggiatura della sala mensa e dei cameroni-dormitori;
  • Acquisto gruppo elettrogeno (2006);
  • Acquisto campi, coi quali si è raggiunta l’autosufficienza alimentare (2006);

La storia del Rwanda, come noto, è stata segnata indelebilmente dal genocidio del 1994 in cui persero la vita circa 800.000 persone e questa immane tragedia non lasciò indifferente padre Giovanni Puggioni che, sin dal momento dello scoppio della guerra, inviò grossi contributi di denaro in favore dei profughi e degli orfani ruandesi. A partire dal 2000 fu possibile, per dei volontari dell’associazione, compiere alcuni viaggi estivi in Rwanda; da questi primi contatti nacque la campagna “Operazione Ruanda”, in cui grazie al vescovo gesuita di Nyundo, mons. Alexis Habiyambere, e alla mediazione di un giovane gesuita ruandese, p.Emmanuel Uwamungu, Operazione Africa si accollò le spese dell’intero orfanotrofio “Noel” del villaggio di Nyundo: dal 2002 vennero, pertanto, attivate delle adozioni nominative a distanza di oltre 500 bambini, per la maggior parte scampati al genocidio. Oltre a queste adozioni, la principale richiesta che veniva fatta all’associazione era quella di medicinali per i piccoli, poiché i farmaci specifici avevano un prezzo elevato mentre quelli generici erano pochi e difficili da procurare in loco; per rispondere a questa necessità venivano consegnate ogni anno ad Athanasie, direttrice dell’orfanotrofio, molte scatole di medicinali e pappe per i bambini, raccolte in Sardegna grazie alla mobilitazione di tanti benefattori. L'orfanotrofio dispone di una piccola infermeria seguita da una dottoressa che offre gratuitamente la sua assistenza. Anche per questa l’associazione è intervenuta, fornendo gratuitamente un microscopio per poter fare diverse analisi e in particolare individuare più facilmente i casi di malaria; quest’ultima e l'HIV erano, infatti, le principali cause di morte infantile. Nel 2002 venne iniziata, presso l’orfanotrofio, la costruzione di una grossa falegnameria, dotata di due macchinari per costruire ciò di cui avevano bisogno: i letti, i tavoli, le sedie per la casa e i banchi per l'attività scolastica. Grazie al supporto dei tecnici locali, i ragazzi più grandi hanno avuto la possibilità di apprendere un mestiere professionale potendo, quindi, aprirsi alla vita con una maggiore fiducia. Nel 2004 l’associazione si prodigò nel realizzare i lavori di pavimentazione della strada d'ingresso del piazzale e del cortile interno che consentirono di raggiungere finalmente importanti risultati: il riordino dello spazio e, soprattutto, la costruzione di un pollaio e di una stalla, per i capi bovini e caprini, in zone lontane dai luoghi di gioco dei bambini. Le condizioni igienico-sanitarie di molti bambini, infatti, sin da quando i primi volontari dell’associazione si recarono sul posto, erano molto precarie :tra le altre cose, presentavano evidenti segni di tigna e varie malattie della pelle e non fu difficile ricollegare tale situazione alla presenza del bestiame libero di muoversi all’interno del cortile dove, spesso, giocavano i bambini. Con questi ultimi lavori e i ricoveri per gli animali venne, pertanto, ristabilita una sufficiente condizione igienica ed evitato ai bambini di giocare nel fango e nella sporcizia causata dalla presenza degli animali. Nell’orfanotrofio non c’era una vera e propria sala mensa ma un piccolo locale dove, per mangiare occorreva stabilire dei turni, dando la precedenza ai più piccoli, e in tanti mangiavano con le mani per mancanza di stoviglie. Fu per questo che l’associazione decise di finanziare la ristrutturazione di due ambienti per realizzare un grande refettorio più decoroso e adeguato alle necessità di questa struttura; la sala mensa venne poi tinteggiata, così come i dormitori (la cui pittura venne fatta dai volontari durante uno dei viaggi). Nel 2006, infine, vennero finanziati gli acquisti di un gruppo elettrogeno e di terreni coltivabili al fine di rendere l’orfanotrofio autosufficiente dal punto di vista alimentare e completare così un progetto che, data la durata e l’impegno profuso, ha segnato una pagina importante nella storia dell’associazione.

Località

Nyundo, nella zona nord-occidentale del Rwanda, a circa 150 km dalla capitale Kigali, a pochi km dal lago Kivu e dal confine con la Repubblica Democratica del Congo.

Referente

AAthanasie Nyrabagesera, direttrice dell’orfanotrofio - P. Emmanuel Uwamungu S.J.

Durata

Anni 2002-2006

Stato

Realizzato

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Contatti

Operazione Africa ODV

via Ospedale 8, 09124 Cagliari
CF: 92011260921
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